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Il fatto che stamani mio figlio abbia deciso di utilizzare tutta la sua capacità espressiva e la sua sensibilità per incensare il nostro albero genealogico mi riempie il cuore di dolcezza.E pensare che l’ho rinchiuso in camera sua come quando faceva le marachelle da piccino…

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IL PANE

Nonostante sia l’argomento principe della dieta, tantissime sono le ricette già presenti in rete per creare e rinnovare il vostro lievito, indico di seguito quella della mia collega Mariangela, alla quale ho fatto riferimento io:

LIEVITO MADRE      (per pane o schiacciata)

RINFRESCO

100%  LIEVITO
100%  FARINA MANITOBA
130%  ACQUA

             LASCIARE RIPOSARE  3 – 4 ORE
             (SI CONSERVA IN FRIGO ANCHE PER 3 SETTIMANE)

QUANDO SI USA O PER UN NUOVO RINFRESCO VA TOLTO DAL FRIGO 15 MINUTI PRIMA E POI MESCOLATO

IMPIEGO DEL LIEVITO MADRE  (PREPARAZIONE DEL LIEVITINO)

40 GR. DI LIEVITO A TEMPERATURA AMBIENTE
100% DI FARINA  BIANCA
100% DI ACQUA

            LASCIARE RIPOSARE  3 – 4 ORE

PREPARAZIONE DEL PANE O DELLA SCHIACCIATA

PER OGNI 120 DI LIEVITINO:
500 GR DI FARINA
350 GR DI ACQUA
1 CUCCHIAIO DI OLIO
1 CUCCHIAINO DI SALE

  • IMPASTARE ACQUA + FARINA E RIPOSARE 15 MINUTI
  • IMPASTARE CON LIEVITO PER 6 MINUTI
  • IMPASTARE CON SALE E OLIO PER 6 MINUTI
  • LASCIARE LIEVITARE PER CIRCA 10 ORE (per il pane)

COTTURA

PRIMI 10 MINUTI A 250°   POI A 200°  PER 30 MINUTI CIRCA

PER LA SCHIACCIATA, DOPO LA LIEVITAZIONE DI 6 ORE, METTERE L’IMPASTO IN FRIGO PER ALTRE 24 ORE CIRCA. IN PRATICA TOGLIERE LA PASTA DAL FRIGO 3 ORE PRIMA DELLA COTTURA, LASCIANDO PROSEGUIRE LA LIEVITAZIONE NELLA CIOTOLA PER DUE ORE, STENDERE LA PASTA NELLA TEGLIA (PREFERIBILMENTE CON LE MANI) E LASCIARE UN’ALTRA ORA. PER LA COTTURA INFORNARE A 250° GRADI PER 12 MINUTI E PROSEGUIRE ALTRI 12 MINUTI A 200° (REGOLARSI ANCHE A OCCHIO IN BASE AL FORNO).

PREPARAZIONE DELLE PIADINE O CHAPATI

PER UTILIZZARE ECCEDENZE DI LIEVITO O PREPARARE VELOCEMENTE DELLE PIADINE SI MESCOLA LIEVITO CON FARINA (NON CI SONO DOSI) E SI FANNO DELLE PALLINE DELLA DIMENSIONE DI UN MANDARINO DA FARE  LIEVITARE PER 15 MINUTI SOTTO UN CANOVACCIO.

SI STENDONO LE PALLINE ABBASTANZA SOTTILI E SI FANNO CUOCERE POCHI MINUTI SU UNA PIASTRA ANTIADENTE PRECEDENTEMENTE SCALDATA.

La cosa sulla quale vale la pena più riflettere è il tipo di farina, meno raffinata è e più sarà nutriente e salutare il vostro pane; ma sarà anche una sfida con voi stessi, perchè sarà anche più lunga e complicata la lievitazione.

Un altro aspetto molto importante è la PIEGATURA, anch’io pensavo che non lo fosse ma in realtà aiuta a formare una midolla soffice e a volte ha anche il vantaggio di poter far lievitare l’impasto un paio d’ore in più durante le quali, magari, avete un altro impegno!

http://www.lievitonaturale.org/pieghe.php

Guarda Firenze 2022

Emozionata in postazione.

Quando cominciano a passare, le donne, le riconosco quasi tutte al passo.

C’è quella diligente, va in palestra e in bici, passa a testa alta, non guarda neanche l’orologio, sa già che tempo può fare, è nella statistica del suo allenamento.

C’è quella che da sola non fa mai una gara, arranca dietro a un compagno di squadra, non può deluderlo, lui sta rinunciando alla sua gara per far fare il tempo a lei.

Poi c’è quella col berretto calato sugli occhi, estate ed inverno, corre per sé stessa e non importa che sia a Firenze o New York, ascolta la musica dalle cuffie e aspetta di arrivare in fondo; il suo tempo, pensa, dipende da quanto riuscirà a distrarsi e non pensare a quanti km mancano.

E c’è quella più estroversa, corre con le amiche o con i compagni di squadra, non le importa il tempo, parla, parla, è quello il suo vero relax più che la corsa in sé.

A un certo punto mi vedo, concentrata, ingobbita, un occhio all’orologio, ho fatto tutto da sola con una tabellina scaricata da internet, rifiutando esercizi di potenziamento, nuoto e bici, vado a diritto senza ascoltare il dolore al ginocchio, so di sbagliare ma non mi importa….

Mi guardo con comprensione…tutto questo era nel gioco delle cose, senza rimpianto,  ci siamo divertite un sacco.

“TORNERÒ” le dico.

Mi guardo scettica.

Un sorriso amaro: in fondo non ci credo neanche io.

Zuppa di patate e funghi porcini

  • 750 gr patate;
  • 30 gr porcini secchi;
  • 1 scalogno piccolo;
  • 1 ciuffiodi prezzemolo;
  • olio e.v.o.;
  • sale fino;
  • pepe nero;

Ultimo dell’anno…ma a pranzo. Avevo in mente una bella tagliatella col sugo di cinghiale che ho fatto due giorni fa, ma da brava sportiva non riesco a sopportare l’idea di mangiare la pasta sia a pranzo che a cena (ultimo dell’anno…come non proporsi con le classiche farfalline al salmone?), quindi andiamo…carboidrato va bene…ma differente.

Come pirma cosa ho messo i funghi in ammollo in acqua tiepida per circa 20 minuti. Poi li ho scolati e stagliuzzati come se dovessi fare un risotto, e come per il risotto ho filtrato e conservato l’acqua di ammollo.

Ho tritato la cipolla in pezzettini piccoli e sottili e l’ho fatta soffriggere nell’olio stando attenta che non bruciasse.

Le patate le ho ridotte in piccoli cubetti e li ho aggiunti alla cipolla appassita unite, ho mescolato e fatto insaporire per qualche minuto. 

A questo punto ho versato nella pentola (a pressione…sapete che la prediligo…) l’acqua di ammollo dei funghi ed i funghi stessi stagliuzzati, un pochino di brodo vegetale per arrivare a coprire le patate ed un pò di sale.

Ho fatto cuocere soli 5 minuti dal fischio ed ho aspettato altri 10 minuti che la cottura terminasse in pressione.

Quando ho aperto ho aggiunto un trito di prezzemolo e siamo andati a tavola.😋

ZUPPA DI FARRO ZUCCA & PATATE

Non resisto alla zucca gialla, quel sapore che è un mix di dolce e cremoso che si presta a tante tipologie di piatti.

Ho tritato la cipolla fine fine e sciacquato bene il farro.

In una pentola capiente ho messo la cipolla a soffriggere con l’olio e quando è diventata trasparente ho aggiunto la zucca e la patata tagliate a cubetti e le ho fatte rosolare per 5 minuti.

Passati i 5 minuti ho tolto metà della zucca e l’ho tenuta da parte.

A questo punto ho versato nella pentola il farro e ho coperto con abbondante brodo, aggiungendo il sale e un po’ di rosmarino tritato.

La cottura, a fuoco medio, impiega 40 minuti circa, girando ogni tanto e aggiungendo altro brodo se serve.

Passati 20 minuti ho aggiunto la zucca messa da parte e ho terminato la cottura.

Quando l’ho messa nei piatti ho spolverato con un altro pò di rosmarino tritato.

SPAGHETTI COI FAGIOLINI

  • 400 gr. spaghetti;
  • 400 gr. fagiolini;
  • Pepe nero q.b.;
  • 1 pizzico sale;
  • 500 gr. passata di pomodoro:
  • 2 scalogni;
  • 1 cipolla;
  • 1 spicchio d’aglio;
  •  olio extravergine d’oliva.

Ho sminuzzato gli scalogni, l’aglio e la cipolla e li ho fatti soffriggere nell’olio.

Ho aggiunto il pomodoro e l’ho fatto insaporire bene nel soffritto.

Nel frattempo ho pulito i fagiolini, poi li ho affogati nel sugo e lì li ho lasciati cuocere a fuoco basso finché non sono diventati teneri ma non sfatti, ci sono voluti circa tre quarti d’ora.

Ho cotto gli spaghetti al dente e li ho fatti saltare nei fagiolini.

“Però….buono questo SUGO VEGETALE” hanno detto i “critici” di casa mia 😉

COUS COUS CON CECI, SOIA E ZUCCHINE

250 g di cuscus precotto;
200 g di ceci secchi;
100 g di fagioli secchi di soia gialla;2 carote;
4 zucchine;
1 cipolla;
250 ml di brodo vegetale;
2 spicchi di aglio;
1 rametto di rosmarino fresco;
6 cucchiai di olio extravergine di oliva;
q.b. sale e pepe.

Vediamo un pò come vi sembra questo mio nuovo tentativo di piatto unico….la soia forse lo sapete già necessità di un ammollo molto lungo, anche una giornata, ed è consigliabile cambiare ogni tanto l’acqua.

E’ infatti uno tra i legumi con maggior contenuto di acido fitico, che è una sostanza che fa ridurre l’assorbimento dei minerali presenti nel legume stesso e negli alimenti mangiati insieme.

Ho quindi sottoposto ad ammollo i ceci per 8 ore e la soia più a lungo e poi li ho cotti in pentola a pressione per 20 minuti con aggiunta di aglio, ramerino e sale.

Ho lavato le zucchine e le carote accuratamente, pelandole e tagliando le prime a rondelle e le seconde a pezzetti.

Poi ho tagliato l’aglio e la cipolla a fettine grossolane e le ho lasciate soffriggere a fuoco basso in una padella antiaderente con un filo d’olio per 3-4 minuti.

Ho aggiunto rosmarino e carote e le ho lasciate cuocere aggiungendo un goccio di brodo vegetale alla bisogna.

A questo punto ho integrato anche le zucchine e continuato la cottura per altri 10 minuti.

Intanto in una casseruola a parte ho portato il brodo a bollore, ci ho versato il cous cous, girato velocemente con un mestolo di legno e subito l’ho coperchiato.

La semola va lasciata così per 10 minuti circa, finché non si gonfia assorbendo il liquido.


Ho aggiunto alle carote e alle zucchine ceci e soia, che avevo scolato, e li ho lasciati insaporire per 2-3 minuti.

Ho aggiustato di sale e di pepe, girato il tutto e spento il fuoco.

Ho sgranato il cous cous, una volta cotto, con una forchetta, l’ho condito con l’olio e l’ho versato nella padella con gli ortaggi.

Una volta amalgamato….è pronto!

È buono anche freddo ma per il mio gusto meglio di tutto è a temperatura ambiente.

ORZO CON ASPARAGI E CAROTE

Ogni anno non vedo l’ora che arrivi la stagione degli asparagi, ne mangerei tantissimi ma, si sa, non è il caso.

Sono anche molto aromatici quindi ci si può sbizzarrire e fabbricare ricette che permettano di apprezzarli insieme ad altri ingredienti in piatti che risultino più completi.

Per prima cosa ho sciacquato l’orzo e l’ho cotto in una pentola di acqua salata (seguire i tempi di cottura riportati sulla confezione, io prediligo come sempre la pentolaa pressione, riducendo i tempi ad 1/3).

I tempi di cottura possono essere ridotti anche tenendo l’orzo “a mollo” dalle 8 alle 12 ore, cosa che è sempre meglio fare potendosi programmare.

Nel frattempo ho pulito gli asparagi, eliminando la parte di gambo più dura, ed ho mondate le carote e tagliate alla julienne.

Ho pulito e tritato la cipolla e l’ho fatta appassire in una padella con un po’ d’olio.

Nella padella con la cipolla ho aggiunto gli asparagi tagliati a pezzettini tenendo da parte le punte, e le carote, ho salato, pepato ed ho cotto per qualche minuto, poi ho abbassato la fiamma aggiungendo le punte degli asparagi.

Ho scolato l’orzo un po’ al dente, l’ho aggiunto nella padella con le verdure ed ho fatto saltare il tutto a fiamma media per qualche minuto.

È buono tiepido e anche a temperatura ambiente.

RISO VENERE CON CAVOLO VIOLA ALL’ARANCIA

  • 350 gr. riso nero;
  • Mezza cipolla rossa;
  • Un piccolo cavolo cappuccio rosso;
  • 100 ml. di succo d’arancia;
  • sale;
  • q.b.olio extravergine d’oliva;
  • q.b.pepe.

Ecco un altro esperimento scaturito dalle nuove visite di mio marito al mercatino cinese che la comunità cinese organizza nei pressi dell’area di lavoro.

Ho comprato molte volte il riso nero – o Venere – al supermercato ma devo dire che questo si è cotto in maniera più uniforme ed ha meglio assorbito il sapore del condimento.

L’ho cotto come mia abitudine in pentola a pressione in un quarto d’ora (un terzo del tempo indicato sulla confezione) e l’ho scolato.

In una padella capiente ho fatto imbiondire la cipolla affettata e poi ho unito il cavolo cappuccio lavato ed affettato.

Ho mescolato e fatto cuocere qualche minuto, ho sfumato con il succo d’arancia e ho lasciato finire cuocere fin quando il succo d’arancia si è asciugato.

Ho sistemato, di sale e pepe e a questo punto ho unito il riso ed ho mescolato tutto per fare insaporire.

INSALATA DI FARRO E ORZO CON PISELLI E FAVE

  • 100 g di farro;
  • 100 g di orzo;
  • 70 g di piselli;
  • 100 g di fave;
  • 1 carota;
  • 1/2 cipolla;
  • 50 g di pancetta o guanciale;
  • 3 cucchiai olio extravergine di oliva;
  • sale.

Continua strenuamente la ricerca…di ingredienti vegetali  di ingredienti che aiutino ad abbattere il colesterolo, di ingredienti locali e soprattutto di stagione.

E quindi forza, nei supermercati sono spuntate delle belle cassettone di piselli e di fave fresche, irresistibili.

E visto che “baccelli e pecorino” oramai is “only for boys”, ho trovato questa ricettina per riempire la pancia a noi vecchietti, che poi in realtà è piaciuta molto anche ai giovani.

La parte più noiosa è sgusciare le fave e i piselli freschi, poi si taglia la carota a dadini.

Cuociamo poi il farro e l’orzo nelle modalità cui siamo abituati, scoliamo e facciamo raffreddare.

In una padella facciamo rosolare la cipolla e la carne di maiale con un 2 cucchiai di olio, aggiungendo in ultimo la carota e i piselli.

Basta lasciar insaporire per 5-8 minuti, versando una tazzina di acqua se si asciugasse troppo.

In ultimo aggiungiamo le fave, regoliamo di sale e proseguiamo la cottura, aggiungendo poca acqua o brodo vegetale se necessario.

In una ciotola da portata mettiamo tutti gli ingredienti, condiamo con olio e mescoliamo bene.

Facciamo riposare per almeno 30 minuti prima di servire.

PARMIGIANA DI MELANZANE COTTE IN FORNO

  • 1k g di melanzane;
  • 600 ml di passata di pomodoro;
  • 150 g di mozzarella;
  • 50 g di parmigiano;
  • 1 spicchio d’aglio;
  • basilico;
  • olio extravergine d’oliva;
  • sale.

Lo so cosa avete pensato: ” rieccoci con la melanzana grigliata che tanto non sa di nulla, inutile volerla far competere col fritto….che poi fritta, si sa, è buona anche una ciabatta, figurarsi una melanzana…

Anche io l’avevo provata la parmigiana con la melanzana grigliata e poi avevo promesso a me stessa che…mai più.

Se poi una volta avrò voglia di uno sgarro vuol dire che la friggero’.

Ma devo dirvi che con questa cottura al forno delle fette di melanzana belle condite con olio, sale e pepe, per 20 minuti a 180 gradi in forno ventilato ho ottenuto una buona via di mezzo, più che accettabile.

Certo si deve avere l’accortezza di lavorare un pochino il pomodoro, di farlo cuocere in un siffrittino di aglio per insaporirlo ma il risultato poi è eccezionale.

Il resto della lavorazione è come nella parmigiana tradizionale, a strati in una pirofila vanno adagiate le melanzane, pomodoro, mozzarella e parmigiano.

La cottura in forno ventilato a 200 gradi per mezz’ora.

Mi è rimasto un dubbio…se sia il caso di far “fare l’acqua” alle melanzane prima della lavorazione, perché l’unico difetto che ho trovato è che sono rimaste appena bagnate.

Nel caso non potremmo usufruire del vantaggio che avevo illustrato nella precedente ricetta, quella con le melanzane fritte, di riuscire cioè a ridurre le melanzane in poco spazio.

Da considerare però che basterà tenerle pochissimo tempo a spurgare perché molto si asciugheranno poi durante la cottura al forno.

Un’ultima idea: se vi avanzano, tagliate a dadini sono un’ottima condimento per la pasta!!!!

RISO NERO, MELA E RICOTTA

  • 1/2 kg di riso nero;
  • 1 mela renetta;
  • 2 scalogni;
  • 30 gr. di guanciale;
  • 4 cucchai di olio extra vergine di oliva;
  • 300 gr. di ricotta.

Quanto sforzo trovare sempre nuove ricette…la domenica sera soprattutto quando ormai in frigo gli ingredienti sono limitati.

Ma quando trovi da combinare un piatto unico con un gusto nuovo la tentazione non si resiste; e gli ingredienti validi anche per chi deve abbassare il colesterolo! (non fate i puristi sui 30 grammi di guanciale che suddivisi in 4 persone neanche ci si accorge).

Cominciate cuocendo il riso venere, che se è di quello integrale, non lo avete tenuto a bagno e non avete l’abitudine di usare la pentola a pressione vi occuperà una quarantina di minuti abbondante.

Nel frattempo soffriggete lo scalogno col guanciale e quando quest’ultimo si è abbastanza ammorbidito farci insaporire per 5 minuti la mela tagliata a dadini.

Il riso va fatto insaporire nel soffritto con la mela e soltanto alla fine aggiungete la ricotta.

Buonissimo 😋…ed è quasi un piatto unico!!! (non so può scordare l’immancabile verdurina😉)